Le tradizioni Cimbre

Attorno all’anno 1000, le terre dell’Altopiano si abitarono di alcuni coloni che, discesi dal nord, qui trovarono un territorio ospitale dove decisero di insediarsi. Originariamente impegnati nel taglio del bosco e nella lavorazione del legno, si affermarono poi come abili intagliatori di pietra, allevatori di bestiame e artigiani. Da sempre dediti all’agricoltura, che serviva soprattutto per soddisfare i bisogni alimentari primari, coltivavano principalmente patate e cereali come la segale, il grano e l’orzo. Abili cacciatori, conoscevano la fauna del luogo e se ne servivano sia come pietanza che come fonte di pelli per scaldarsi nei rigidi inverni montani. Queste competenze fecero sì che si sviluppasse una popolazione completamente autosufficiente, capace di provvedere allo sviluppo della propria gente nonostante l’isolamento geografico. 



La lingua cimbra

La lingua cimbra è stata parlata correntemente su tutto l’Altopiano fino alla prima guerra mondiale, quando le vicissitudini legate al conflitto bellico obbligarono gli altopianesi a fuggire dalla loro terra. Ancor oggi alcune persone delle località di Rotzo, Mezzaselva e Roana parlano il cimbro e moltissimi toponimi del territorio appartengono a questa antichissima lingua. 

Cenni storici

La terra dell’Altopiano dei Sette Comuni vanta un trascorso storico di non poco conto: i primi insediamenti, che hanno avuto luogo proprio a Rotzo, dove sorge il villaggio preistorico del Bostel, risalgono addirittura al paleolitico. Un popolo che ha conservato nei secoli la propria fierezza e la difesa delle proprie terre e delle proprie radici, fino ad arrivare, in epoca più moderna, all’anno 1310, quando venne fondata la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, la prima Federazione al mondo paragonabile ad un moderno Stato federale. Nel 1404, sotto il nome di Federazione dei Sette Comuni, fece uno spontaneo atto di dedizione alla Repubblica di Venezia, che ne garantì i privilegi per i successivi quattrocento anni, tessendo rapporti commerciali dovuti principalmente alla fornitura del legno dell’Altopiano per la costruzione delle imbarcazioni. La Federazione scomparve definitivamente nel 1807 per volere di Napoleone I che dichiarò abolito il Governo federale, ossia la Reggenza. Dopo una parentesi sotto il dominio dell'Impero austriaco, il 21 ottobre 1866 fu annessa al Regno d'Italia.